Ecco svelato il misfatto!
La congiuntura cataclismatica che tanto ha reso insopportabile questo 2016 è una mia responsabilità.
Mi sento quindi in dovere di mettere nero su bianco le mie riflessioni ed i miei migliori auguri, a vantaggio di tutti.
L'anno è scivolato via veloce, velocissimo, tanto che i propositi ( elaborati nella mente ed annotati qui e lì, in agende smarrite chissà dove), sono rimasti, in gran parte tali.
In compenso abbiamo fatto cose, visto gente, imparato moltissimo, soprattutto su noi stessi e sul valore delle vere amicizie, sull'intuito, sul talento, sull'amore e sulla vita.
Lontani dall'essere divenuti saggi, ricchi e divini, abbiamo capito cosa vorremo essere in quest'anno che sta per arrivare, dove vorremo andare e cosa ci servirà.
Il come non è incerto, è in costruzione.
Il tempo non è noto, ma la dead-line cristallina.
L'impegno è chiarissimo, tende asintoticamente a + infinito, direttamente proporzionale alla gloria ed inversamente al tempo ( necessario ai goals).
Come sempre, tanto fumo, fucsia si sa, come piace a noi, inebriante, aromatizzato e multilingua.
Il mio augurio è la mia personalissima tradizione, tratto da:
Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?
Si che è vero, ne sono certa, come ogni anno e quindi,
tanti auguri a tutti noi*