domenica 8 dicembre 2013

IL TACCHINO E' UNA COSA SERIA

Il Tacchino é roba seria.

"E così i pellegrini, grati dell’aiuto che avevano ricevuto dai nativi americani, li invitarono ad un delizioso banchetto, la cui portata principale era il Tacchino."


parata per il Giorno del Ringraziamento organizzata da Macy's_ New York

Eh già,  essendo un’immigrata all'estero, c’e sempre qualcuno che, nel giorno del ringraziamento, mi racconta la storia di questa importantissima ricorrenza americana.  E nonostante io la conosca ormai bene, loro con orgoglio la devono per forza raccontare; cosi li lascio fare, mentre penso: "si pero’ non raccontate mai di quella volta in cui  invece di regalare grossi tacchini donavate malattie per decimare la popolazione!" vabbe’... ma quella e’ un'altra storia.

Voglio pero’ soffermarmi sul Tacchino,  no perché qui il tacchino e’ una roba alquanto importante, per intenderci, come il Casatiello per un Napoletano.  

Il Grosso volatile viene imbottito con un ripieno per me ancora misterioso, perché può variare a seconda del gusto: alcuni utilizzano le mele, altri il sedano ed il pane con uvetta, o ancora una polvere premixata della Kraft…siam pur sempre nella patria dei cibi precotti, cosa che per un italiano potrebbe equivalere quasi ad un’eresia.


il tacchino ripieno

Ma poi, cosi tanto parlare di questo tacchino prelibato... 
diciamocelo, sappiamo tutti che la sua carne magra proprio "non se ne scende"! 
Resta ancorata irrimediabilmente all'inizio dell’esofago, a meno che  non la si inondi con una sostanza non ben identificata: il "GRAVY".

Cosa sara’ mai questo liquido dal colore marroncino e dalla consistenza molto densa e viscosa? 

Forse sarebbe stato meglio non saperlo mai, e continuare a vivere nella mia ignoranza culinaria, poiché era l’unica cosa che mi permetteva di mandare giù’ questa carne.

Ebbene, dopo svariate domande, la verità é venuta a galla: é grasso; per essere più corretti, "TRANS FAT", ossia quello che entra nel tuo organismo e non ti abbandona per tutta la vita. 
Si, proprio una sorta di sugna liquida a cui viene aggiunto anche il grasso colato dal tacchino durante la cottura (nel caso non fosse abbastanza).

La cosa che pero’ mi ha affascinato di più, di tutta la preparazione, e’ stata proprio la cottura.


tacchino/bomba a orologeria



Dopo che il "prescelto" é stato rimpinzato per bene, viene infilzato con un termometro. 

La sua temperatura basale viene controllata per tutta la durata della cottura attraverso un monitor collegato all’ago che é nel tacchino, quasi come se si stesse preparando una bomba.

Dopo aver aspettato per circa quattro ore, (ormai abbiamo fame e mangeremmo qualsiasi cosa, anche un pneumatico), finalmente arriva lui: e’ il suo momento, e come ogni anno mi aspetto il taglio a tavola proprio come ho visto fare in tutti i film  Americani. 



Ma sfatiamo questo mito, il tacchino non viene tagliato a tavola, e ormai di tacchini ne ho visti.

No, questo viene tagliato in cucina, dopodiché tutte le fette vengono servite su di un vassoio, ed il perché e’ chiaro: non vogliamo certo che la pelle di tacchino voli su qualche invitato mentre si cerca di tagliarlo!?

Thanksgiving, pero’, é anche la festa in cui tutte le famiglie americane si riuniscono, e le distanze per loro non sono certo un problema: basta prendere l’aereo. Quasi come se prendessero l’autobus!  

Si vola da un capo all'altro del mondo, solo per passare pochi giorni insieme.


Thanksgiving Day_ Detroit
Quest'anno, infatti, per motivi logistici, il Tacchino è stato doppio: uno a Miami, dove le piacevoli temperature erano accompagnate da una brezza marina che ti accarezzava il viso; l'altro a Detroit, dove una violenta folata i ghiaccio entrava nelle ossa, e il viso invece te lo tagliava.

Pero’, anche in questo caso, qualcosa di piacevole c’era: si respirava un’aria molto più natalizia, c’era la neve, e le case erano tutte illuminate. 

In Florida si addobbano le palme, e per quanto invitante possa essere stare al caldo sulla spiaggia a Natale proprio come in un cinepanettone di De Sica, fare l’albero con l’aria condizionata accesa non e’ il massimo.

Per quanto riguarda invece il Tacchino pero’, in entrambi i casi, sia a nord che a sud...  é sempre secco. 

ah! se non fosse per il grasso... che Thanksgiving sarebbe?!

S. 

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