Giovedi 3 maggio, ultima tappa del viaggio New York – Napoli.
Parto da Malpensa alle 14:00, già d’accordo con Francesca, che mi venga
a prendere alle 16:00 all’aeroporto per
correre da Manuel a farci autografare il cd. Appuntamento alla Fnac, ore 18:00.
La puntualità, si sa, non è il nostro forte! Raggiungiamo la
destinazione più di un’ora dopo, ascoltiamo le ultime note dell’ultima canzone,
e ci mettiamo in coda per una foto al volo e una scarabocchiata sulla copertina
del cd.
Francesca sembra in fila per ricevere il miracolo.
Arriva il mio turno. Mi avvicino, e saluto: “ciao! Ce
l’abbiamo fatta!” Manuel mi guarda, e mi dice: “bello questo giubbotto, ce l’ho
anch’io! È il mio? Me l’hai rubato!” io rispondo, un po’ rincoglionita: “si! Puoi
scrivermelo qua sopra?” “certo!”
… e pensare che prima di partire avrei voluto lasciarlo nel
primo cestino della spazzatura di Manhattan, come gesto simbolico per indicare
l’inizio di una nuova vita!! Ahahahaha! Beh, il risparmio energetico è sempre
un fatto positivo! e ci sono cose di cui, in fondo, non ha senso liberarsi!
Beh devo dire che somiglia a edward mani di forbice!tu bella!
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